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giovedì 30 luglio 2009

La rete ti rende libero non farti imprigionare

La rete ti libera non farti imprigionare

Il “pacchetto sicurezza” mette in seriamente in pericolo la libertà d’ognuno di noi. Nel pacchetto sicurezza vi è una norma che colpisce esplicitamente la libertà d’espressione in rete. L’emendamento del Sen. Giacomo D’Alia dell’UDC è stato pensato per imbavagliare quanti usano internet per costruire momenti di comunicazione critica e non omologata
La norma è inutile e dannosa. Inutile perché viene introdotta in nome della lotta contro i reati di istigazione a delinquere via internet quando esistono già numerose misure giuridiche atte a perseguire eventuali abusi e reati commessi tramite internet.
La norma è pericolosa perché prevede di perseguire chi “invita a disobbedire alle leggi”, una formulazione così vaga da consentire di colpire qualunque espressione critica, qualunque informazione che possa “disturbare il manovratore”, qualunque linguaggio non in sintonia con quello del potere dominante e del pensiero unico.
E’ necessario avviare subito una campagna di sensibilizzazione, dentro e fuori il web, che metta in guardia contro i seri pericoli di incursione dell’esecutivo nei confronti della libertà di espressione in internet. Giornali on line, siti di comunicazione orizzontale, blog, tutti saranno tenuti sotto stretta sorveglianza e minacciati. Si vuole demandare il controllo e il filtraggio preventivo ai fornitori di connessione con il pericolo che, a fronte di “rischio eventuale” vengano sospesi interi siti e link, il tutto a discrezione del Ministero dell’Interno e non della magistratura.
Il provvedimento mira a colpire la libertà di espressione e introduce una vera e propria “censura preventiva”. Esso si inquadra perfettamente nella filosofia del “pacchetto sicurezza” che limita fortemente la libertà di stampa (vedi la vicenda delle ‘intercettazioni’), introduce zone grigie nella separazione dei poteri dello Stato come nel caso delle “ronde”. E’ facile immaginare “ronde telematiche” dove presunti “vigilantes” denunceranno il pericolo di “reati possibili” chiedendo al governo di oscurare interi siti.
Serve una larga mobilitazione, dentro la rete e nella società, per far conoscere e respingere questo ennesimo attacco alla libertà di espressione e informazione. Serve una mobilitazione che chieda l’immediato ritiro della norma (ex emendamento D’Alia) che consente la censura preventiva in internet.
da "osservatorio sulla repressione

sabato 11 luglio 2009

Dicono che non esistono!!!! Sono sicuramente un visionario!!!!

Continuano a dire che è tutto apposto e che le scie chimiche, meglio conosciute dal mondo come chemtrails non esistano!!! Ma allora perchè ogni giorno che passa io e gli abitanti della mia città continuiamo a vedere, respirare e fotografare scie sinistre che, per il più delle volte persistono in cielo anche per svariate ore della giornata??? Molto spesso vengono a crearsi delle reazioni climatiche da film come per esempio la grandinata inprovvisa della settimana scorsa con chicchi da 2cm oppure nuvoloni minacciosi (vedi anche foto post precedente).... o addirittura forti raffiche di vento improvvise....Spero di non essere diventato troppo paranoico ma, io ho veramente paura di quello che stanno sperimentando sopra le nostre teste!!!!

La smetteranno mai??? Io non credo... noi pulci mortali non contiamo niente per loro!!!!

Se volete dare un occhiata alle foto che ho allegato quì sotto ve ne sarò grato!!! Rifletteteci....






































































































































































































































































































































































































































































































































































































Vi ringrazio in anticipo se vorrete commentare.....
TurboMaxi.

domenica 5 luglio 2009

CONSUMO CRITICO

Vi siete mai chiesti da dove proviene la confezione di succo di frutta che avete appena acquistato, chi la produce, da dove vengono le materie prime, quali sono gli ingredienti di cui è composta la bevanda e che politiche di produzione vengono adottate dall' Azienda produttrice? Se si, non preoccupatevi, non siete paranoici per lo meno non del tutto. Il CONSUMO CRITICO si basa essenzialmente nella ricerca e nell' acquisto di prodotti che rispecchiano i canoni di genuinità e sostenibilità ambientale senza tralasciare i diritti umani. Il consumatore critico privilegerà sempre prodotti locali per sostenere l' economia della zona, eviterà cibi modificati geneticamente e per quanto possibile senza aggiuta di sostanze chimiche rifiutando prodotti con inutili imballaggi, mettendo in secondo piano il prezzo. Per una maggiore conoscenza dell' argomento segnaliamo:



http://sportelloecoequo.comune.firenze.it/pages/consumo_critico.htm